Non è periodo. Non c’è proprio verso. Voglio emozionarmi. Ne ho bisogno. E’ questa necessità che mi rende sensibile ad ogni battito di cuore: anche l’ultimo singolo di Tiziano Ferro mi fa luccicare gli occhi. Voglio sorridere, sospirare, non me ne frega niente del resto: della tecnica, delle capacità. Voglio qualche palpitazione e ogni volta che c’è un ascolto nuovo da affrontare premo Play con la speranza di averne. Niente. Finisce sempre che si deve scrivere di chi fa tutto quello che deve, bene bene, ma ti lascia fermo.
La mia apatia però non rappresenti per chi legge un punto di arrivo, loro non sono male, e sarebbe colpevole fargli scontare le mie alte pretese.
Assioma: enunciato di tale evidenza da non dover essere dimostrato. Avranno scelto questo nome per presunzione o per puro gusto estetico?
Occorre trascurare dilemmi di tal guisa per venire a quello che esce dallo stereo.
Questi ragazzi di Palermo saltellano da una cosa all’altra senza risultare inadeguati; sicuramente questo è un merito ma a mio avviso loro ancora non sanno dosarlo bene e lo spremono troppo.
Una canzone punk, un’altra più tradizionalmente rock, un’altra ancora liscia e dolciastra come certe armonie composte per strizzar l’occhio, e infine qualcuna si addentra verso la sperimentazione, dove la melodia si completa fuori dalla melodia.
Sono energici, pieni di voglia di fare e di dire, sono giovani in un senso che prescinde dalla verità biologica. Questa inclinazione, questo essere spontanei, motivati e diretti, mi permette di definire le mancanze che noto semplicemente come “cose che ancora non si sono imparate a fare”. Imprecisioni che il tempo, sfruttato come si deve, limerà: la voce a volte non è controllata, la strumentazione manca di coesione e le troppe idee messe a bollire in pentola infondono all’insieme un sapore sbiadito.
Io avrei voluto trovare di più, più sbandamenti, più movimenti emozionali, più disequilibrio, più sostanza, più incertezze e meno assiomi, ma, l’ho detto all’inizio, è un po’ colpa mia. Ho altre urgenze che chiedono spazio al momento.
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La recensione Questa è una buona speranza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-04-07 00:00:00
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