Path è un cantastorie folk e i testi di "Lima Sorda" raccontano in versi la miseria umana
Pat Atho, in arte Path, è un ragazzo della provincia romana; uno di quelli che non ha bisogno degli spunti delle grandi metropoli e di esperienze al limite del reale per avere storie da raccontare e cose da dire.
Path è un cantautore che ti disarma attraverso la semplicità e l'immediatezza che riesce a trasmettere con i suoi testi. La capacità di scrittura è un talento che non si apprende e il buon Path ne è portatore sano.
Già dal titolo "Lima sorda" si comprende quanto la ricercatezza del linguaggio e le parole siano importanti per questo songwriter che sceglie un'espressione popolare, utilizzata in alcune regioni italiane, per denominare l'album. Per lima sorda si intende una lama silenziosa che logora lentamente; in senso figurativo potrebbe indicare una persona che opera di nascosto, in maniera subdola e insistente, senza fermarsi.
Il disco è un classico esempio di folk all'italiana; chitarra acustica e voce sono protagonisti. Partecipano anche strumenti come l'armonica, il contrabbasso, il violino e il tin whistle. Negli undici brani contenuti aleggia un velo di malinconia manifestato da testi e melodie: Path non esce mai da questa linea leggermente ombrosa. All'interno troviamo anche una bella versione di "Lima Sorda", canzone appartenente alla tradizione di musica popolare romana. Nell'uso del dialetto Path non si fà trovare impreparato ed, anzi, suona credibile e a suo agio nelle espressioni romanesche.
I pezzi più interessanti sono "Ferro e fuoco" che racconta il desiderio di una vendetta mai compiuta e sfociata in una commiserazione solitaria. La melodia si gioca in qualche semplice accordo di chitarra, colorato da un arpeggio orecchiabile e dall'armonica. Il testo è un piccolo capolavoro di metafore: "ferro e fuoco ti avvevo giurato/fiumi d'alcol, specchi rotti al mio cuore stuprato/ferro e fuoco e sai com'è andata/lacrime di rabbia e una canzone stonata".
Il disco prosegue con "Gloria" un pezzo più ritmato degli altri che racconta l'incertezza della partenza e la nostalgia di casa che spesso porta l'essere umano a non lasciare la propria terra e ad attendere "morte e gloria" senza allontarsi troppo per cercarli. Belli anche i brani "1904" e "Genova", veri e propri dipinti di due terriori: la provincia romana e la città ligure.
É apprezzabile il coraggio con cui il cantautore non cerchi di attirare il pubblico con qualcosa di più "allegro" e pop ma rimanga, invece, fedele alla tradizione dei cantastorie folk che raccontano in versi la miseria umana.
"Lima Sorda" è un bel disco folk che non pretende di essere altro e racconta delle storie di provincia attraverso una grande maestria nella scrittura. Il vero punto di forza dell'album è, infatti, il grande talento di Path come scrittore. Difficile da ricondurre a qualcuno di già ascoltato e letto, il cantautore di Anguillara si distingue e diventa un bell'esempio di composizione creativa.
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La recensione Lima Sorda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-22 00:00:00
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