TOOT ERROR 404 2015 - Rock, Indie, Electro

ERROR 404 precedente precedente

Un disco in cui innovazione, influenze eterogenee ed energia coesistono alla perfezione.

A volte i nomi delle band risultano decisamente poco azzeccati, altre volte invece dietro a un nome semplice e all'apparenza banale si cela l'anima della band. TOOT è un palindromo e quindi può essere letto in entrambe le direzioni. Questa autoreferenzialità che chiude apparentemente qualsiasi interpretazione, deve necessariamente collegata al contenuto di "Error 404" il primo disco della band romana uscito in esclusiva per l'etichetta indipendente Sostanze Records.

TOOT non è sintetizzabile in una singola recensione. Ogni canzone del disco andrebbe ascoltata numerevoli volte e successivamente dovrebbe essere rinchiusa a forza all'interno di una recensione a sé. L'indie rock tagliente e veloce viene mescolato a basi elettroniche, riff drum'n bass e dubstep per creare qualcosa che non è catalogabile in un genere, ma che suona tremendamente bene. Si inizia dalle acidità e dai potentissimi breakdown di "Nobody Is Dancing", si fa una breve visita ai Die Antwoord con un remix tiratissimo di "Dis Iz why I’m not" e si arriva alla sorprendente "Every Day Is a Struggle", prodotta in collaborazione con Lord Madness che riesce a dare una dura impronta rap alla canzone.

La title track "Error 404" riporta su i ritmi: la batteria picchia fortissimo e i soliti riff elettronici contribuiscono a donare a questa traccia un'immediatezza tanto semplice quanto efficace. "Another Weapon" è forsa la traccia più rock dell'album ma forse solo per il primo minuto dove possiamo intravvedere le influenze di Band of Skulls e RATM che vengono preste sostituite da un dubstep moderno e sincopato in stile Pendulum.

La strumentale "Sballo" è da ascoltare solo se abilitati allo sfogo violento e incontrollato: decisamente da evitare il lunedí mattina in ufficio specie se poi vi venisse in mente di continuare il viaggione con "Plastic Bumble". In perfetto sile TOOT la chiusura è affidata alla modernissima "Jungle", dove idee blues, reggae e funk sono intervallate da spiragli jazz che donano al prezzo un'imprevedibilità romantica (raccomando di non abbandonare l'ascolto della traccia dopo 3 minuti ma andare oltre).

Dimenticatevi della riproduzione classica partendo dalla prima traccia e poi via fino ad arrivare all'ultima. Inserite la funzione random e fatevi trascinare dall'energia di questi ragazzi. Ascoltando "Error 404" non riuscirete a star fermi e grazie alla grande abilità della band di interpretare e domare vari generi musicali vi sorprenderete ad ogni canzone. 

---
La recensione ERROR 404 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-16 09:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia