Se fosse uscito negli anni ’80, “Ruins” dei toscani The Half of Mary si sarebbe giocato le sue carte: quella voce maschile, così profonda, quel leggero tocco di elettronica su una base rock, quel missaggio che assegna a ogni strumento un tono preciso e distinto, giocando sui pieni e sui vuoti, paiono uscire direttamente dal decennio rock-revisionista per eccellenza. Se nella title track la scansione ritmica della melodia gioca a citare certe cose del Bowie degli Eighties, se in “Videogame” il basso è quello di “Its My Life” dei Talk Talk, in mille altre occasioni affiora questa o quella suggestione, specie della wave fiorentina, il cui lascito vibra nelle vene della band, che proviene dalla stessa città.
All’album, a mio parere, mancano un po’ di energia e il pezzo vincente, soprattutto in termini di scrittura, mentre abbondano quell’eleganza e raffinatezza ora demodé, che fu caratteristica degli anni ’80. Riusciranno i nostri eroi a fare della loro inattualità (anche in termini di revival) un punto di forza e a maturare artisticamente? Lo scopriremo solo vivendo.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.