Divertente esordio di una band milanese con evidenti difficoltà a rimanere seria
Ascoltare i Triciperatopi è un po' come scoppiare palloncini a tutto spiano, scontato ma comunque divertente. "Greatest Hits" è il primo album di questa gang di musicisti che dalla provincia di Milano arrivano come magi che donano caramelle.
Musica per gioco ma fatta con piglio serio e applicandosi, i Triciperatopi sfogano tutti i giochi di parole, le trovate ironiche e sarcastiche che conoscono e uniscono tutto questo a una buona qualità musicale calandosi nello ska come nel pop latino e nel rock con la necessaria attitudine al genere.
Se i calambour linguistici sono le fondamenta di "Vico Lo Cieco", la surrealità del problema nell'affrontare un "Risotto ai funghi" lascia basiti, impossibile non volere bene al tricheco protagonista di "Problemi e incombenze di un giovane odobenide delle Isole Parry" che soffre per le dimensioni delle sue zanne (il rimando è quello all'immaginario acido psichedelico degli anni '70 e al "warlus" bealtesiano). Scrivere canzoni su ragazze a caso o più facilmente su-Carla? L'ardua decisione descritta in "About Carla" nasconde un retroscena per soli adulti, mentre "Stracciotempo" è un mix di citazioni più o meno classiche in una breve suite di pianoforte.
Tra stacchi alla Elio e le Storie Tese e sfacciataggine alla Skiantos, i Triciperatopi, in sei tracce, racchiudono il loro mondo fatto di follie testuali e capacità tecniche musicali, quello che serve per cadere in piedi con un'opera prima.
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La recensione Greatest Hits di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-18 09:55:00
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