La gioia di vivere nonostante la tristezza
Un raggio di sole nel bel mezzo di un cielo grigio ad illuminare la vita che sa essere anche molto cattiva. Il senso di una giornata trascorsa a chiedersi quale senso dare ai nostri tempi tristi è dentro questa manciata di note: un timido raggio di sole tra nuvole nere, la bellezza delle cose tra ferite di dolore. Leggero, lieve, scanzonato, divertente, resta il mood di una band che trae forza da arrangiamenti e melodie elettro-pop attraverso testi semplici ed incisivi ad indicare la gioia in alternativa all’indolenza del vivere. Canzoni da cantare e da ballare mentre fuori piove e il mondo sembra spento.
Secondo maniere da Subsonica cui fa capolino qualche sonorità dei Negroamaro, "Il cuore torna" per parlare di ogni giorno che nasce dalla notte appena conclusa e per invitarci ad essere noi stessi alla fine e all’inizio di una nuova giornata; "Vivendo il vento", in un pop latino alla Enrique Iglesias, ci ricordiamo che la vita è un soffio ma intensa di emozioni importanti: un mondo di rose nel cielo danzando insieme al vento. "A un passo da te", quasi strizzando l’occhio al sound di Jovanotti in alcuni passaggi, è faticoso dirsi addio. Ma andando oltre le apparenze, cresce il desiderio dell’altro e allora è vera libertà perché ognuno sarà capace di tornare dentro se stesso senza ipocrisie. In tal modo si riuscirà a dare il meglio di noi, per credere con coraggio alla straordinaria capacità che abbiamo di diventare persone sempre migliori. Interessante il suono di un tango versione elettronica in un’estate così quando, con la luna migliore, tra basilico e odore di stelle, perdersi tra sogni e gocce di sole, ci invita a brindare alla vita. Il reggae di "Ora et labora" apre alla leggerezza un tema pesante: la disoccupazione di oggi, facendosi scanzonata riflessione sui tempi tristi che viviamo, per mancanza di lavoro. Anche in "Da che parte stai?" si riflette sulla condotta delle masse che non decidono mai e che, senza infamia e senza lode, vivono la vita non ponendosi domande, con indolenza e seguendo il gregge. La conclusione rimane solo quella di amare con pazienza e comprensione "(L’amore è resistenza) e, al di là delle nuvole", predisporsi sempre a scorgere un raggio di sole.
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La recensione A un passo da te di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-02 00:00:00
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