Con "Potlach" si intende un'antica cerimonia praticata da alcuni popoli nativi americani, durante la quale i partecipanti decidevano di delapidare i loro beni più cari. "Potlach" è anche il titolo del primo ep dei Vox Delitto e il tema del rito, non a caso, sembra essere il collante fra le varie tracce.
"Little boy" apre le danze con un ritmo fortemente tribale e con il flauto traverso che richiama a sé il "giovane ragazzo" e lo spinge a iniziare il suo viaggio. La cerimonia entra nel vivo e il riferimento al rituale indiano è anche troppo evidente come suggerisce il titolo/mantra "Gli indiani al centro della terra aiabù aiabù..."
Finito di ballo, il ritmo incalzante si scioglie e attraverso l'ampio respiro della strumentale "Rovine" e l'oscura "Il mare" si presenta l'altro grande tema dell'ep, quello del viaggio interiore. Molto bella la copertina che è una foto del "Trinity test" (primo esperimento nucleare in Texas) dove si intravede la pelle sfigurata dell'"Hibakusha", la persona colpita. Questo è il titolo dell'ultimo brano e non a caso la fine del rituale; adesso il giovane ragazzo è diventato un "Hibakusha".
A cerimonia finita, il lavoro del gruppo suona un po' frammentato a causa dell'eccessiva varietà stilistica che oscilla fra stoner, psichedelia, rock e folk e che lo priva di incisività. Tuttavia rimane alta la curiosità per i prossimi lavori del gruppo, quando la bolla che limita i cinque ragazzi scoppierà del tutto e ne lascerà uscire l'identità.
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