Claude Cambpell & The Headlines Songs of love, peace & freedom (ep) 2003 - Rock, Psichedelia, Pop

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Groovy, baby!”: ci mancava soltanto questo slogan a completamento dell’iconografia del cd-r in questione, dato che Claude Campbell (all’anagrafe Claudio Cambedda) si potrebbe facilmente definire come una sorta di Austin Powers de’noantri. Dallo stivaletto a punta ai capelli a caschetto, dal pantalone a sigaretta al foulard, l’estetica dell’artista bresciano è totalmente dedicata alla floreale stagione del 1966/67.

Stesso discorso per le sue canzoni: un beat-pop completamente impregnato di quell’atmosfera libertaria e pacifista che ha rinfrescato il mondo nella seconda metà dei sixites. “Peace today”, prima traccia del lotto, genera un incrocio fricchettone tra il bulldog e il tricheco dei Beatles, “Bring the moon” è una delicata volée di rovescio in una partita a tennis con Burt Bacharach, mentre in “Freedom’s over” il Nostro si traveste da John Lennon solista, con quel tono profetico da santone-guru. Per inquadrare poi “My little heaven” è sufficiente reperire una di quelle ottime compilation tematiche della Decca/Deram, come “The freakbeat scene” o “The r&b scene”, e munirsi, eventualmente, di qualche sostanza psicotropa di quelle molto in voga nel sessantasette.

Ed ecco così che avrete, in un colpo solo, Creation, Fire, Birds, Attack (che non è la sequenza delle allucinazioni provocate dallo stupefacente da voi scelto, bensì un campione di gruppi che sicuramente hanno molto influenzato il Cambedda e i suoi fantomatici Headlines). Immagino perciò che questo revivalismo avrà come unico scopo quello di far storcere il naso a più d’una persona; per quanto mi riguarda, però, suscita in me una forte simpatia, nonché un buon apprezzamento per canzoni che, nel loro genere, risultano ben strutturate e perfettamente godibili. Certo, non vedo alcun tipo di sbocco ‘importante’ per un prodotto del genere, ma nessuno si preoccupi: l’unica cosa da fare è mettere dei fiori nei vostri cannoni. Ad accenderli, ci penserà Claude.

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La recensione Songs of love, peace & freedom (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-04-13 00:00:00

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