Suoni che provengono da un angolo della penisola, suoni molto attraenti, intersecati con la tradizione e con una forte componente di freschezza. Suoni prodotti da un gruppo che ha origini pugliesi ma ora risiede a Genova, e che in quest'opera prima, dal titolo molto curioso, dimostra una buona dose di maturità. Il lavoro consta di circa 11 canzoni, con gli ultimi due brani incisi secondo la formula del medley. Ma andiamo per ordine : "Mediterraneo", la song d'apertura, è una dichiarazione d'intenti che non lascia dubbi sulla volontà del gruppo di mischiare ska, folk e reggae con liriche affascinanti ("...questo basso fa ondeggiare tutti i culi della stanza / provocando eccitazione, vero orgasmo musicale / l'emozione più vicina alla frenesia sessuale"). In ognuna delle tracce emerge con prepotenza la voce di Alice 'Alli' Sobrero, cantante dalle doti notevoli, che interpreta col cuore ogni episodio. Lo strumento cardine del lavoro è certamente il sax di Corrado "Conch" Floriddia, che rende compatto il suono dell'album, impreziosito a volte da organi in stile Doors ("Allegri sempre, contenti mai"), e in altri casi da flauti ("Foglia d'ortica"). Nel complesso si respira un'atmosfera da 'sagra paesana' nei solchi del cd, tanto che sembra regnare una completa anarchia. Di pregevole fattura la canzone "Il potere è nell'unione", con un intro vagamente in stile Modena City Ramblers, che risulta essere il manifesto politico della band, mentre la cover di Modugno, "Tammureddu", viene riarrangiata in chiave folk. Così, se il primo medley "Taratanza/Calabropea" recupera la tradizione calabrese, il secondo, "Aspettando la sera/O remescello da madona", sfocia nella sperimentazione, siccome il gruppo tende a non seguire il canovaccio dell'album. Merita una citazione "Mundaca", la ballata che racconta una storia di 'amore e di mare', a differenza degli altri testi incentrati sulle storie di vita e 'sfiga' quotidiana. Se vi piace sentire il suono caldo e coinvolgente degli strumenti suonati con passione, questo disco non mancherà di soprendervi.
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La recensione Incantesimi Spari e Petardi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
COMMENTI (1)
vara te che sfiga!!!!!!
mi avvertite quando l'album è disponibile.
è da quando li ho visti a Fener più di 10-12 anni fa che cerco il loro disco.
sani e grazie