Sul ciddì c'è scritto "Sony", ma è un sogno. Trattasi in realtà di cd-r, è un compact masterizzato. Eppure ci credono gli Apeiron da Lucca (e dintorni), ci credono e fanno bene perché le carte in regola, o le frecce all'arco, le hanno tutte. Hanno però anche le carte, intese come testi, in fregola, poi magari ne parliamo un attimo.
Ambiziosi e cerebrali, complessi e complicati, i cinque di Lucca non temono d'avventurarsi in bilico tra post progressive e post rock, tra iterazioni stridenti e cantautorato visionario, e siccome la perizia tecnica c'è, e gli consente il giochetto, le trappole di cui questi due sentieri sono ingombre vengono per lo più evitate a favore di soluzioni coraggiose, non di rado originali, certo abbastanza "incoscienti" per non dovere più di tanto a nessuno se non alla propria colta follia. Certo siamo di fronte a un combo che ha molta più sicurezza (e, lo ripeto, ambizione) di un normale esordiente alla ricerca della sua prima label. Dove converrà semmai fare un bagno d'umiltà, è appunto nel reparto carte, intese come testi. Che sono sempre difficili, e in Italia più difficili che ovunque, per le ragioni note e sviscerate.
Insomma, scrivere un bel testo è un'arte nell'arte, e necessita di furiosa applicazione, come sapeva bene De André, capace di tirar mattina dietro a un'allitterazione, una sfumatura aggettivale. Quello che però tirava invariabilmente fuori, alla fine, era Poesia. Con la maiuscola. Ora, mi spiegate voi, Apeiron, che senso ha riempire i vostri pezzi di fregnacce pseudocolte come "periglioso raglio di perissodattilo", o "Onocefal'onorato", ripetute ad libitum finchè fine non sopraggiunga? Per non tacere "di ciurmare ciò chè ciuchesco celermente cela la circense celia". Certe furbate, mascherate da attitudini colte, alla fine non reggono e si svelano per quello che sono: esercizi lessicali da primo ciclo scolastico, madamadorè.
Se posso scagliare un'opinione, visto che me la sollecitate, ecco vorrei dire che la lingua è cosa troppo ricca, fondamentale per gettarla via così. E credo anche che sia questo, il vostro unico tallone d'Achille; se lo risolvete, potete sperarci davvero nel nome Sony sul vostro cd. Quello vero, però, ammesso che v'importi. p.s. la veste grafica, invece, è già "major". Davvero strepitosa, brava "Cippa Lippa", chiunque tu sia!
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La recensione Apeiron di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-01-31 00:00:00
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