Testi in italiano per questa band hard-core di Crema, che tra le sue influenze annovera Negazione e Sottopressione. Titoli come “Death Donald’s” e “No nazi” chiariscono subito in partenza quali idee agitino questo disco dallo stile secco e carico ma che lascia comunque trasparire momenti di apertura melodica (“Inquinati dal loro potere”) e passaggi più tecnici.
Alcune idee sonore risultano davvero piacevoli: l’attacco di “N. 243” e l’episodio in profumo di reggae davvero riuscito come “Mars odyssey”, rendono più vario ed interessante il sound degli Spleen Flipper. Certo, musicalmente si possono fare altri passi avanti, ma questo è un esordio e bisogna dar tempo al tempo; a tratti, ad esempio, troviamo incertezze nei testi, sia nell’uso dell’italiano (alle volte un po’ acerbo dal punto di vista della scrittura), sia nel loro inserirsi nella trama sonora. I temi trattati purtroppo spesso cadono nella morsa del ‘già sentito’, con alcune tracce davvero un po’ troppo retoriche. Ma la passione e la carica che traspaiono da quest’opera non possono che far ben sperare in una band che si inserisce con dignità tra le nuove leve dell’hard-core italiano. Il futuro ci dirà se sapranno distinguersi.
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La recensione Istinto alla sopravvivenza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-06-05 00:00:00
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