Andrea Giannoni
Da fiume a fiume 2015 - Blues

Da fiume a fiume
17/02/2016 - 09:56 Scritto da Silvio Bernardi

L'armonica e il blues sono solo il punto di partenza per un viaggio che attraversa tutti gli itinerari della musica nordamericana, ripercorsi in modo attualissimo e molto originale

Veterano di mille battaglie blues e soul con la sua armonica, il musicista ligure Andrea Giannoni ha deciso dopo molti anni di carriera di misurarsi con un disco solista a proprio nome. In cui il blues è solo un punto di partenza. E il suono dell'armonica il mezzo per iniziare il viaggio, partendo dal Mississippi ("Burn in hell") e dalle pietre miliari della musica nordamericana ("John the revelator"); ritrovando sul proprio cammino tutti i suoi itinerari, dal folk (la splendida title track, che sembra un pezzo minore di quel gran gruppo che fu The Band, e chiude a sorpresa fra i caruggi genovesi) al gospel e al jazz ("Lay my burden down"), al rock sessantino di ascendenza r&b ("Meet me in the city"), al desert sound ("One night - Il sogno di mio padre").

Pochi e brevi i cantati, ridotti all'osso gli interventi strumentali esterni, addirittura ci sono episodi composti di solo armonica e voce: eppure il disco suona in maniera sorprendente. Mai troppo scarno, ma nemmeno barocco o infarcito di virtuosismo fine a se stesso: una volta esposta un'idea, viene portata avanti solo se consente deviazioni e sviluppi, altrimenti ("The othar man", "John the revelator") la si condensa in un breve discorso autoconclusivo. E se le premesse potevano far pensare, sulla carta, a un album già sentito, dai riferimenti troppo sfruttati, ad un ascolto più attento "Da fiume a fiume" si rivela un lavoro attualissimo e molto originale, decisamente sopra la media della produzione italiana degli ultimi tempi in ambito blues.

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