Cotrino.ato.amioloS/T2004 - Cantautoriale

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Tre ragazzi da Treviso, un nome che non ha senso “se non per la melodia che crea”, il palco di Arezzo Wave raggiunto grazie a studenti.it/tribù che li ha giudicati i migliori. E due canzoni per giudicarli. Proprio quelle con cui han raggiunto il prestigioso palco toscano.

Il primo brano, “Attenzione attenzione” è decisamente sulla falsariga di Vinicio Capossela e, un po’ meno, di Paolo Conte e Goran Bregovič. C’è tutto il repertorio: atmosfera da pianobar “maledetto”, sbilenco e alcolico, tra Tom Waits e Kurt Weill, profferte d’amore tra il timido e lo sfacciato, riferimenti al Messico (sì, perché in fondo, all’origine di tutto c’è sempre il buon vecchio Enzo Jannacci). Il brano ha tutte le sue cosine a posto, ma non evidenzia nessuna particolare personalità del trio trevigiano.

Va un po’ meglio con la successiva “La canzone dei vini”, ma non perché cambino gli ingredienti musicali e la situazione: semplicemente desta un po’ di curiosità il fatto che la lingua qui utilizzata sia il veneto – lingua madre dei tre (e chi non ci crede faccia un giro n piazza da ste parti… e senta se si parla italiano o veneto!) – e non l’italiano. La lingua - si sa – ha parte non indifferente nella riuscita di un testo: basta pensare a quanto è difficile il mestiere di traduttore o quanto i bei testi stranieri suonino sciocchi una volta tradotti (e viceversa). E usando la lingua madre e ascoltando il testo in questo pezzo entra qualcosa della tradizione goliardica, ai più scafati può venire in mente qualcosa del primo Lino Toffolo, che - per chi non lo sapesse – era la spalla comica di Jannacci. Di nuovo lì, dunque. Ma perlomeno essendo un po’ più se stessi. Senza comunque brillare particolarmente neanche stavolta.

E allora? Come si spiega questo Arezzo Wave? Semplice: questa è la “roba” che va di più nel circuito studentesco universitario di sinistra. Tutto bene. Ma allo stato attuale non si vedono grandi prospettive. Siamo al compitino. Ma domani, chissà.

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La recensione S/T di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-06-30 00:00:00

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