Un ep di gran classe, che richiama l’immaginario di Bonobo e Chet Faker tra melodie pop, hip hop e downtempo.
Nonostante la classifica FIMI di fine anno continui a sbatterci in faccia una fastidiosa chiusura mentale nei confronti della musica straniera, negli ultimi anni è decisamente aumentato il numero di artisti italiani che hanno pubblicato degli ottimi dischi non necessariamente cantati in italiano. Joan Thiele, M+A, Any Other, C’mon Tigre, Oak, Wrongonyou, Celluloid Jam, C+C=Maxigross… Gruppi che non hanno venduto neanche la metà della metà della metà de “Il giro del mondo” di Ligabue, ma che ci ricordano come questa chiusura mentale vada in qualche modo sconfitta sul campo.
I Klune, evidentemente, ci credono non poco a tutta questa storia: con un ep d’esordio di appena cinque canzoni entrano di diritto nella schiera di chi vuole superare quei famosi limiti del Belpaese e rimarcare l’idea che il ‘made in Italy’ all’estero può essere ancora sinonimo di eccellenza culturale, anche nel campo della musica. "Hope", "Women", "Rainlow", "Cinnamon" e "Saturdays" sono una cinquina di gran classe, capace di riprodurre quell’immaginario così caro a Bonoboe Chet Faker tessendo una delicata trama di melodie pop, hip hop e downtempo.
“Klune Ep” scorre con naturalezza: rilassa e invoca a un secondo ascolto più attento. A voler cercare un pezzo emblematico del disco verrebbe da risponderne con "Hope", che mette subito in chiaro gli ascolti del trio, e "Cinnamon", che ospita Emay, rapper canadese vecchia conoscenza della Foolica (vedi "When" con gli M+A): questi due brani racchiudono l’essenza di questo primo lavoro e lasciano sperare in un debut-album di altissimo livello. Se la mossa vincente è stata mettere in primo piano la voce calda e avvolgente del cantante, anche i tappeti strumentali su cui poggiano i testi svolgono a dovere il loro compito, da bravi attori non protagonisti: distaccati, ma non sbiaditi; semplici, efficaci, ma non stantii. Le motivazioni sembrano più che sufficienti per raccontare l’ep dei Klune come un esordio decisamente convincente. La sfida del gruppo a questo punto sarà di alzare ulteriormente l’asticella con il primo album.
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La recensione Klune EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-13 10:05:00
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