Il viaggio di Lenzi, tra ninnananne e sonorità folk.
Il titolo non mente; neanche l'incipit de "Il gioco del coraggio" e i testi di ogni canzone. È un lavoro itinerante quello di Ciro Lenzi, in continuo movimento come i treni di oggi e quelli di ieri, a vapore. Come il cielo d'Irlanda d'altronde, perché il cantautore montecatinese, già dalle prime note, sembra la versione femminile della Fiorella Mannoia più folk o l'abito più leggero del grande Massimo Bubola.
Il De Andrè coadiuvato dalla PFM si congiunge ai suoni tradizionali degli stornelli in "La rosa di Canosa", togliendo un po' di polvere dalla scatola in cui i Malegria (band di cui l'autore faceva parte agli inizi del nuovo millennio) riponevano i loro bozzetti di vita quotidiana in una scala cromatica che usava i colori pastello della cultura popolare.
Sulle orme di Dylan (e quindi di De Gregori) cammina lasca "Manchi tu": banale, ma tenera; e la banalità quando immersa nella tenerezza non spicca, semmai gioca a rimpiattino, rendendosi sopportabile in un fanciullesco moto fatto di vedo e non vedo. Fanciullesco come "Ninnaò", suonata con strumenti giocattolo, quasi mossa dalla dolce accortezza di non fare troppo rumore.
La già citata "Il gioco del coraggio" ("Father And Son" di Cat Stevens come la canterebbe un padre col figlio attorno al fuoco, in un bosco fiabesco del centro Italia) è il punto più alto di un ep che colpisce per la gentilezza delle parole e degli arrangiamenti, oltre che per la volontà di percorrere vie tradizionali, le quali, verrebbe da dire dopo l'ascolto di "A Metà Del Viaggio", troppo spesso vengono ingiustamente dimenticate.
La dolce ugola di Martina Ancillotti arricchisce la malinconica "Solo Un Momento", perfetta nel descrivere la fugacità di un attimo d'amore; forse idealizzato, di sicuro vissuto. L'intesa tra la voce femminile e quella maschile è credibile, se si vuole usare un eufemismo; fisiologica, se si vuole utilizzare il termine esatto. Un motivo in più per dare una possibilità a questo disco, qualora ce ne fosse ancora bisogno.
---
La recensione "A metà del viaggio" EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-06 00:00:00
COMMENTI (1)
Grazie di cuore per le parole e l'attenzione con cui avete ascoltato le canzoni...