I C.O.V. scrivono canzoni seguendo tutti i crismi, ma il loro racconto non sembra in grado di scalfire le emozioni dell'ascoltatore.
Nulla di particolarmente eclatante questo "I giovani di una volta", disco dallo spirito punk dei torinesi Church Of Violence, che li riporta sulle scene dopo quasi due decenni di assenza.
Nulla di eclatante non perché sia un brutto disco, bensì perché nell'ambito in cui si muove racconta in maniera modesta il presente. Non basta infatti essere stati, in gioventù, dei coetanei di Kina e dei Negazione per poter vivere di luce riflessa, visto e considerato che queste 12 tracce non lasciano il segno. Intendiamoci: i quattro conoscono il mestiere e non si può certo dire siano inesperti nel trattare la materia; lascia però a desiderare ciò che, in altri dischi sui generis, assurge a valore fondamentale, ovvero l'urgenza e la fotta di raccontare certe cose.
I C.O.V. scrivono canzoni seguendo tutti i crismi, ma il loro racconto non sembra in grado di scalfire le emozioni dell'ascoltatore. Non possiamo certo rimproverar loro di riproporre schemi e strutture riconducibili agli anni '90, anche perché sotto questo aspetto funzionano alla perfezione e di credibilità ne hanno da vendere. Tuttavia non basta a rendere questa raccolta particolarmente eccitante (quando scrivo eccitante mi riferisco, nel 2016, al punk dei Lags ad esempio, da cui i quattro torinesi sono distanti anni luce).
Il paradosso é che non riesco ad immaginare una diversa evoluzione del sound della band, talmente risulta granitico e in linea con le coordinate di partenza (e arrivo) della loro cifra stilistica. Persino il featuring di Chef Ragoo su "Acqua e cenere" non sposta di molto il baricentro, a riprova di quanto scritto finora.
In definitiva bravi ma, non me ne vogliano, prescindibili.
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La recensione I GIOVANI DI UNA VOLTA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-23 09:30:00
COMMENTI (4)
"glie ne fotte" scusate l'errore ma stavo mangiando un kiwi con un gusto infausto.....
Anche questa recensione non sa nulla di eclatante come del resto anche i lags dove ci vedrei bene cantare Scanu. Anch'io non riesco a immaginare un evoluzione delle recensioni che si fanno in questo portale sembra tutto così vago e delegato a chi forse della musica delle band non gli ne fotte niente.
per inciso, il disco che hai consigliato tu è semplicemente vecchio e stra sentito...
bah, se lo dici tu. Forse stai guardando dalla parte errata, cercando cose che si sono evolute e non si raccontano più come 20 anni fa. Punti di vista. Secondo me è un bel disco.