Ammiccante psichedelia weirdo sixties in salsa di guizzi di genio
Emiliano Angelelli, cantautore romano, esce momentaneamente dal gruppo (solista, seppur con collaborazioni di prestigio) Elio Petri per dare sfogo ad un nuovo progetto, riportando la cosa dov’è nata, ovvero back to the cameretta, almeno come spirito creativo. Una versione minima o minimalista dell’altro alter ego? Non proprio, anche se la mano che agita il tutto è la stessa e qualche influenza resta. Il disco si muove sull’onda di un paio di guizzi creativi per canzone: uno sul fronte dei testi e uno sul piano delle melodie. I testi sono principalmente composti da una breve intuizione, una pennellata dada ripetuta ad libitum, con minime ma segnanti variazioni, salvo un paio di eccezioni con testi più compiuti, peraltro tra le più interessanti del lotto (le conclusive “Mirice” e “Non morirò”). Sul fronte invece delle musiche, le melodie veramente catchy dei singoli pezzi vengono sviluppate e dotate di possenti arrangiamenti in crescendo tra lo-fi (ma registrato bene), psichedelia à la Flaming Lips, botte bristoliane, extravaganza quanta ne volete, stacchi di field recordings e tanto ma tanto retrogusto sixties italico, tutti cuciti con un certo gusto. Nel complesso è un continuo saltellare sul confine tra genialità e stramberia, forse con un malcelato compiacimento nel non trovarsi allineato, sviluppato in nove accezioni diverse, quante sono le tracce di questo disco. Unico.
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La recensione Hugomorales di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-07 09:30:00
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