Horus_Band Horus 2014 - Sperimentale, Elettronica, Dark

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Una lunga, meravigliosa suite tra le nuvole.

La sensazione di attraversare le nuvole per scoprire cosa c’è dentro, e trovarci la soluzione a tutta questa dirompente malinconia che è nella pioggia costante, nelle scelte importanti che continuiamo a rimandare, nella nostra relazione irrisolta. La prima impressione, nel bianco venato di umori grigi e instabili, è una leggerezza nuova: è come se, per comprimere la tristezza, fosse sufficiente librarsi in un dreamy mood fatto di elettronica, dove le influenze dark sostengono i sogni senza spezzarli.

“Horus” si muove come una lunga, meravigliosa suite tra le nuvole, quasi che ne custodisse i segreti, ed è facile perdersi dietro le curve sinuose di ogni brano, tra le premure sintetiche e le visioni plumbee, tra picchi di speranza e oceani di desolazione. Si alternano ombre minimali e suggestioni epiche, di battaglie mai vinte, di percorsi incompleti, di miraggi e incompiutezza, e tutto è perfettamente calibrato per prenderti e portarti via.

Un disco di fascino e incline alla bellezza, ideale per attraversare le nuvole nell’uggia di questi giorni, e scoprire che dentro forse non c’è esattamente la risposta che cercavi, ma l’esperimento che aiuta a dondolarsi in cavalcate oniriche, in ondeggiamenti flessuosi, nella necessaria finestra dove affacciarsi ogni tanto per ricordarsi di sé.

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La recensione Horus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-01 09:50:00

COMMENTI (1)

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  • luca.correale 8 anni fa Rispondi

    Grazie Margherita per la fantastica recensione, hai fatto centro nel mio cuore!!!