Un meltin' pot di anni '60, '70 e vibrazioni funk: esordio interessante
Attivi da quattro anni e con alle spalle un ep intitolato “Exù”, i quattro bergamaschi si confrontano con la prima prova discografica sulla lunga distanza: dodici tracce dalle influenze eterogenee, capaci di spaziare fra atmosfere beatlesiane, suoni caldi e ovattati (che ricordano i MGMT) e una venatura funk immediatamente riconoscibile. L'habitat naturale dei Silence, Exile & Cunning è un'increspatura fra gli anni '60 e '70, spazio vitale che il gruppo vive pienamente a suo agio, esprimendo uno stile musicale gradevole, convincente e affascinante.
Tracce come “Wildify” e “Last, proximate end” (molto vicina ad alcuni episodi degli Arctic Monkeys) interpretano perfettamente il manifesto artistico e d'intenzioni del gruppo, che coraggiosamente propone composizioni musicali maggiormente elaborate (“Suicide Side” e “Clip 22”) che superano i sette minuti e potrebbero, in alcuni casi, convincere poco l'ascoltatore.
Tutto sommato, note positive e poche riserve per questo esordio: i Silence, Exile & Cunning hanno idee chiare su cosa proporre, vediamo ulteriori sviluppi dove porteranno questa giovane realtà.
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La recensione ON di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-05 09:55:00
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