Un clima cosmopolita e divertente che invita anche alla riflessione
Sammy Osman non è un tipo noioso; d'altronde come potrebbe esserlo un poeta di origini italosomale, nato a Milano e "rinato" a Ibiza?
Il suo primo album, in cui è accompagnato dalla sua orchestra, si presenta al pubblico con un titolo imponente, "Gerico", come l'antichissima città citata nelle Sacre Scritture. L'immagine che evoca questo collettivo è quella di una vera e propria orchestra jazz anni '50; come quelle che raccontavano Jack Kerouac e Gregory Corso nelle opere fondamentali della Beat Generation. L'album suggerisce condivisione e movimento, proprio come quella alchimia musicale che nasce solo fra musicisti che si conoscono bene fra loro e che vivono in comunità.
Il disco si apre con due brani melodicamente allegri ma a livello testuale malinconici e riflessivi: il primo, cantato in napoletano,è una richiesta d'amore, mentre il secondo, "I moti di Milano", è uno stornello drammatico. Il riferimento è quello degli storici eventi del 1898 che portarono alla rivolta di massa per l'aumento del costo del pane.
Il brano cuce questa rievocazione storica alla situazione attuale di apatia e malcontento generale in Italia, lo fa al grido de "Me vado a pijà er pane/Il giusto pane ad ogni costo, che non dovrebbe mai mancare/ Il pane sarà nostro, ad ogni costo".
Il disco prosegue con brani folk ricchi di infuenze culturali che vanno da sonorità arabeggianti ad arrangiamenti klezmer.
Si tratta di un album composto e scritto in maniera impeccabile; la voce di Sammy Osman e di Carla Marulo sono belle e profonde. Clarinetto, fisarmonica, chitarra e percussioni si mescolano e riescono a creare delle atmosfere goliardiche e malinconiche allo stesso tempo. Bella anche la scelta di cantare in diverse lingue e dialetti come i già citati romanesco e napoletano; sono presenti anche testi in spagnolo e dei versi in russo. Tutto a suggerire un clima cosmopolita e on the road.
La forza di Sammy Osman e della sua orchestra è certamente l'esecuzione dal vivo. Si percepisce, da questi 11 brani, che i ragazzi sono abituati a stare sul palco o sulle piazze di feste ricche e movimentate dove il loro sound risuona potente e instancabile.
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La recensione GERICO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-24 00:00:00
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