Un promettente esordio saturo di vibrazioni post-rock
Che cosa rende riconoscibile una band che si rifà alla tradizione new-wave/post-rock in mezzo al mare magnum di infinite sue "consorelle" di genere? Ovviamente la musica, la qualità del suono, la solidità dell'idea e, infine, proprio come avviene nel mondo rap/hip-hop, la credibilità. Prendete tutti questi ingredienti e metteteli dentro ad un calderone ribollente di bassi tonanti, chitarre che fendono l'aria, synth marziali e batterie possenti e profonde come baratri oscuri. Ecco a voi "Beginning Is The Best Failure" dei catanesi Before We Die.
Questi Before We Die confermano una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni. Ovvero in Italia si può "fare" il post-rock e lo si può fare alla grande, sulla scia degli "apri-pista" Clustersun, guarda caso proprio di Catania. Un esordio in formato ep quindi molto convincente per i siciliani che con pezzi come "1.27" mettono subito in chiaro le cose: ritmi "letali" e ritornelli che si appiccicano alla corteccia cerebrale e da lì proprio non si schiodano. Ma i BWD non si fermano qui. Infatti la band riesce con inserti anche elettronici a rendere le canzoni molto più avvolgenti e pop rispetto ad altri gruppi dello stesso genere. Un lavoro perciò perfettamente riconoscibile e personale seppur nel solco di una tradizione ben definita (con qualche gustosa "variante sul tema", come nel remix, finale, di "Epic-lectik" a cura di NuType). E questo "scatto" verso la proposta comunque originale rende i BWD un gruppo che, benché agli esordi (anche se sono attivi dal 2012), pare essere già solido abbastanza per proporsi ad un pubblico sempre più vasto, anche e soprattutto internazionale.
---
La recensione Beginning Is The Best Failure di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-23 08:00:00
COMMENTI