Scossoni elettrici fra shoegaze e alternative per il primo lavoro degli Afa
Non c'è neanche il tempo di mettersi comodi, infilarsi le cuffie e prepararsi all'ascolto di questo primo lavoro degli Afa, che le distorsioni a martello della prima "Oni Kuroi", mettono subito in chiaro che questo non sarà un ep dai toni pacati e tanto meno soffusi, ma anzi si prepara da subito a perforare orecchie e mente con forza e decisione. La sensazione è quella di respirare palate di cenere, rabbia e frustrazione interiore, ma senza la minima traccia di rassegnazione.
Le chitarre della gigantesca "Scimmie" rendono ancora più amaro il sapore distorto dei primi minuti e anzi sembrano sottolinearlo con ancora più decisione. La presa si allenta, ma neanche troppo, con la successiva "Minaccia" dove il basso si trascina dietro a colpi d'accetta la batteria ma distende anche il respiro del pezzo che cala inesorabile e, come nuvole tempestose che mangiano strati di cielo sereno, sembra soffocare ogni cosa. A chiudere il tutto la più lenta e circolare "Ho come l'idea" dove per la prima volta sembra che la forza arrabbiata e cruenta dei primi pezzi si plachi sotto un tappeto ritmico comunque incalzante. Chiaro il riferimento alla serie televisa Twin Peaks di David Lynch del 1990.
Se questa fosse anche la data di uscita di questo ep saremmo di fronte ad un grande lavoro che però trova proprio nella cura e nella bellezza dei suoi riferimenti un punto di forza e la sua debolezza al tempo stesso. L'aria che si respira è fortemente permeata da fantasmi provenienti dagli anni '90, da una scena fatta di rabbia, fuzz e shoegaze che spesso ci troviamo sugli scaffali di casa ancora sotto forma di cd.
In definitiva un lavoro robusto, compatto, curato e con una forza sincera che in un panorama italiano come il nostro è molto difficile trovare e che non dispiace mai. L'aspettativa per il futuro lavoro dei tre è alta e chissà che scrollatisi di dosso i vecchi vestiti, non ne escano ancora più forti.
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La recensione /rab•do•màn•te/ di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-26 00:00:00
COMMENTI (1)
Grazie Tommaso!
Una gran bella recensione e un'ottima motivazione per continuare a crescere.