Rock che gravita fra passato e presente: esordio convincente che non presenta clamorosi intoppi.
Una vita artistica che si chiude, e la rinascita col nome di “Ki-MONO”: quante cose cambiano nel giro di un anno, il tempo utile per la nascita del disco d’esordio “Avanguardie Inospitali” (Zeta Factory/Zimbalam).
È stato sicuramente un periodo turbolento per la band novarese, che si propone al pubblico attraverso dieci tracce prodotte da Max Zanotti (Deasonika): suoni radicati al passato, al rock dei primi anni duemila, ma proiettati nella modernità, piena di flussi melodici electro. L’ascolto si fregia di un forte impatto emotivo, amplificato dai testi in italiano: si alternano sentimenti come rabbia, riflessione e speranza, anticipati dalla copertina che lascia presagire la guerra quotidiana fra disagio e voglia di riscatto.
Il prodotto discografico decolla al giro di boa: episodi particolarmente significativi sono “Una nuova alba” e “Con una mano sola”, tracce con la giusta ritmica e capaci di perimetrale una strada artistica da percorrere. Suona bene e merita più di un ascolto l’esordio dei Ki-MONO: ci sono buone basi che meritano maggiori sviluppi.
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La recensione Avanguardie Inospitali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-26 00:00:00
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