Fabrizio Modonese Palumbo è uno dei membri dei Larsen, un gruppo di Torino a cui ho dedicato recentemente una recensione molto positiva. Con il suo gruppo principale e col suo progetto personale ( r ) Palumbo ha collaborato e suonato con un’ampia cerchia di amici/musicisti, quali ad esempio Neurosis, Ulan Bator, Michael Gira, etc. Recentemente lo si è visto collaborare con gli OvO per il loro ultimo lavoro. Inoltre si è fatto avanti in prima persona con un ep anonimo.
Nonostante il fatto che questo disco sia registrato, prodotto, stampato, curato meglio della maggior parte dei cd italiani in circolazione, il suo valore in termini artistici è pari a quello di un demo, ovvero di un cd che non si presenta come un’opera a sé stante, ma dimostra le possibilità e le capacità del proprio autore. (Si potrebbe fare anche una riflessione su come la maggior parte dei demo vogliano assomigliare ad album e sono di qualità scadente mentre gli album che assomigliano a demo sono di qualità ottima…) Proprio questa prospettiva il cd di Palumbo si dimostra estremamente positivo: non esprime niente di assolutamente trascendentale, ma lo fa con un equilibrio, una modestia e una professionalità esemplari.
Quattro brani in tutto. “( - )” è poco più (meno) di un’introduzione, dal sapore collagistico, ma estremamente calibrata per la sua funzione. “Who by fire” è una cover di Leonard Cohen, abbastanza didascalica, per quanto trasudi una sensibilità tipicamente anni ’90. Il terzo brano è un estratto di un’esibizione dal vivo del progetto ( r ) ed esprime appieno la portata della proposta con il suo miscuglio di minimalismo, ambient ed elettronica contemporanea. “Landscape #2”, posto in chiusura, con i suoi arpeggi di chitarra raffinati e i droni in sottofondo è in linea con il repertorio dei Larsen e dell’intero panorama post-rock strumentale.
Insomma, tante idee, ma solo tre brani per riassumerle. Di certo un esempio da seguire per tutte le band esordienti. Per quanto riguarda Palumbo o i Larsen diventa ora lecito aspettarsi il capolavoro definitivo.
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La recensione EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-07-22 00:00:00
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