Rock melodico che ricalca lo stile del diario in cui viene raccontato tutto lo struggimento che si prova dopo la fine di un amore
A chi non è successo di trovarsi ad affrontare un amore finito malamente? Un istinto assai frequente è sicuramente quello di rifugiarsi nella musica, per trovare conforto o per deprimersi ancora di più, ché spesso piace crogiolarsi in un po' di sana malinconia. C'è poi anche chi, come Marco Riva Arredamenti, decide di raccontare le proprie sofferenze amorose con un progetto musicale e un disco dal titolo brondiano " Come quando camminavamo in riva al lago e mi dicevi che eri felice".
L'incipit è inquietante e metaforico, un annuncio televisivo che dichiara la morte di Marco Riva, deceduto per "un colpo al cuore provocato da un amore non corrisposto", traccia che continua in "Colpisci Ancora", rock melodico che funge da sfogo emotivo, per poi snodarsi verso vari pezzi che ricalcano lo stile delle pagine del diario in cui tutto lo struggimento che si prova dopo la fine di un amore viene raccontato minuziosamente ("chiamami per favore, dimmi che stai per tornare", come recita la title track, o ancora "prima di ricordarti che sei confusa e vuoi star sola, un periodo di riflessione e poi mi lasci in mezzo a una strada" di "Piccola Arianna").
Alcuni brani fanno fatica a decollare, come "Arianna", che pare trovare troppi intoppi durante il suo cammino, o "Modi di Fare" e in generale non ci si imbatte mai in sfumature particolari. Tutto procede con una marcia bassa, senza mai tirare davvero il motore, con un risultato finale molto sottotono e in sordina. Un amore finito non garantisce sempre la riuscita di un disco, forse è meglio lavorarci su un altro po' caro Marco, cosa ne pensi?
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La recensione COME QUANDO CAMMINAVAMO IN RIVA AL LAGO E MI DICEVI CHE ERI FELICE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-25 00:01:00
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