“Sornione” è il nuovo album di Mark Swan. Un equilibrio instabile tra vero e falso, lucido e opaco, jazz e rap: prendete del vino e godetevi il viaggio.
“Sornione”: agg. masc., sing.: che, sotto la maschera di una placida o bonaria indifferenza, nasconde un'astuzia vigile e sottile.
La definizione calza a pennello all’intero album di Mark Swan, figlio di Alghero e Bologna, che nelle 9 tracce in collaborazione con James Choice, OperaSilenzio e Cirrusx alle produzioni, spiega il suo continuo sbilanciarsi tra l’indossare una maschera e il desiderio di gettarla, mentire ormai è circostanza, sogno di sorriderti sincero, ma i sogni non si realizzano davvero. Nell’intro, una voce racconta la saturazione della bugia. Nei brani, si sviluppa il passaggio dalla finta indifferenza al mondo allo spogliarsi di ciò che è falso, in un flusso di rime di diversa ispirazione. Una donna, il cambiamento (“Con la dovuta calma”, “Non mi dire più”), mescolati con un’osservazione più estesa sull’insofferenza verso il genere umano (“Essere un essere umano”) e sulla nostalgia di casa (“Mia Terra”), portano l’artista a isolarsi nella riflessione (“Un po' da solo con me”, “Triste sera”).
Del precedente “Linee d’Uscita” del 2013, “Sornione” conserva la delicatezza del suono tramite gli elementi del jazz, tra violini pizzicati e pianoforti malinconici, ma aggiunge una maturazione nelle produzioni introducendo l’equilibrio tra sound sintetico del beat e gusto tradizionale. Trip hop, jazz e hip hop insieme sono scanditi da un ritmo piuttosto lento del disco che si evolve mutando su se stesso, introducendo di soppiatto breakbeat, ritornelli pop, incursioni d’n’b e altre stranezze inaspettate.
Tecnica e contenuto coscienti e in armonia tra loro tessono uno sfogo personale in cui è facile identificarsi, che ci porta a fondo nel viaggio tra realtà e finzione. Disco più profondo e articolato di ciò che sembra: proprio come il sornione dissimula astutamente le intenzioni, rivelandosi invece sveglio e pungente, di effetto sorprendente. Una buona promessa per il futuro.
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La recensione Sornione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-04 00:00:00
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