Non ancora del tutto originale e con una certa incostanza di perfomance, questo "Amateurs" è solo un altro passo verso un cammino che speriamo sia dei migliori per la band caseratana.
A cinque anni di distanza da “Fuzz you!”, i The Orange Beach ritornano con un uomo in più alle percussioni e danno alle stampe un lavoro improntato al blues e al rock, intarsiato qua e là di venature psichedeliche, spingendosi questa volta verso un mood più malinconico rispetto al festoso disco precedente.
“Amateurs”, già il titolo la dice tutta, è una mescolanza di suoni – prevalentemente l’amato rock e relative chitarre - che ben spiega la definizione di «onnivori» che la band ha dato di se stessa. La conferma dell’autodefinizione arriva già dalla traccia di apertura, “Khaled”, nata dall’incontro di un membro del gruppo con un chitarrista palestinese, in cui certi assoli di chitarra elettrica richiamano atmosfere mediorientali. E lontano ci conducono, in un luogo oscuro e popolato di essere non-umani, anche brani come “Proto” (il nome di una vecchia base Nato nel casertano), che fa l’occhiolino al post-rock intrecciando chitarre distorte e dai lunghi riverberi, oppure come il gradevole “Saurio’s are back in town” che lascia addosso una sensazione quasi da fine del mondo. Nella polvere ci riportano invece il rock duro, sporco e scanzonato di “Black Suv” e il rock-blues di “Ss7 Quarter”, titolo preso in prestito da un tratto di strada, la via Domitiana, nota a chi bazzica alle latitudini campane, popolata di migranti e donne vittime della tratta. Deludente la cover di “Every wants to rule the world”, priva di una chiara idea di arrangiamento, che precede il brano di chiusura “Waterfall”, leggero e con un lieve retrogusto jazz, che dona un po’di pace dopo ritmiche decisamente sostenute.
Non ancora del tutto originale e con una certa mancanza di costanza nelle perfomance, questo "Amateurs" è solo un altro passo verso un cammino decisamente migliorabile che speriamo sia dei migliori per la band caseratana.
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La recensione AMATEURS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-14 00:00:00
COMMENTI (1)
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