Una band con delle potenzialità, ma che ricalca ad ogni brano schemi troppo simili tra di loro
Nel primo lavoro musicale, omonimo, degli INN ci si ritrova a ondeggiare in balia delle acque, cui a volte è piacevole arrendersi come in “Crinale”, e da cui certe altre si viene travolti, come l’onda della traccia di apertura che dà il titolo all’ep che da lontano prende forza e si frange fragorosa sulla battigia. Un post rock piuttosto fedele, nell’esecuzione, alle sonorità tipiche del genere, con un piacevole spunto raggae in “Acqua tra le corde” che man mano va sfumando verso un rock liquido e fa venire in mente quei ragazzacci degliAlt-J.
Una band con delle potenzialità, ma che ricalca ad ogni brano schemi troppo simili tra di loro, sia nell’esecuzione strumentale, con una struttura ritmico-melodica basata su tempi spezzati di batteria e arpeggi di chitarra alla lunga ripetitivi, sia in un modo di cantare un po’ troppo trascinato cui si aggiunge qualche difficoltà di comprensione del testo.
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La recensione INN ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-08 00:00:00
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