Abile amalgama di modernità e cantautorato statunitense
Tre anni di live hanno portato a The Floating Ensamble l'ispirazione e il materiale necessario a completare il loro primo lavoro discografico, composto da otto tracce in inglese. Come il nome della band ben sintetizza, il progetto "Soar" nasce come opera corale, punto di incontro tra influenze diverse che si incontrano a metà strada in un insieme galleggiante di rock con venature folk, a tratti quasi country, come in "Looking back", primo singolo che offre un assaggio dello stile del disco: pulito, diretto, sincero.
Un abile amalgama di modernità e contautorato dall'impronta statunitense portano nel presente le canzoni che si potrebbero suonare con la chitarra acustica attorno a un fuoco, magari un "Winter Fire", dotandoli anche di opportuni e ben realizzati virtuosismi chitarristici. Momenti di tenue lirismo si fanno spazio in "Soar" confermando l'eclettismo dei Floating Ensamble, che padroneggiano in particolare ballate acustiche come "Let me see" e brani indie-folk come "Spark" o "Sudden Flare".
L'apertura finale di "Never Felt Before pt.1 - pt.2" completa un percorso coerente quanto capace di sfumature, che porta, grazie a voce e struttura, ad associare il quartetto a una versione più ridente e lineare dei Band of Horses.
---
La recensione Soar di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-21 00:00:00
COMMENTI