I Bidiel sono talentuosi, non c’è dubbio, ma mancano ancora di quell'incisività che li distingua davvero dagli altri e li renda unici nel loro genere
Brando Madonia, Luca Caruso e Davide Toscano, ovvero i Bidiel, sono tornati sulla scena musicale con l’album “Senza dire una parola”. Una lunga gestazione per questo secondo lavoro, composto da dodici tracce, che esce a quattro anni di distanza da “Centoluci”, il disco pubblicato in occasione della loro partecipazione a Sanremo Giovani.
“Senza dire una parola” conferma la capacità della band di mescolare rock e pezzi cantautorato: potenti e coinvolgenti le chitarre in “Sarò tutto ciò che vuoi” e in “Satelliti”, mentre è delicato il brano acustico che dà il titolo al disco come poetico è “Occhi neri”. L'uscita dell’album è stata anticipata da “Colla”, singolo trascinante il cui testo è composto da una serie di immagini e visioni astratte accostate tra loro. Parole ermetiche, apparentemente senza un filo logico, che lasciano aperta l’interpretazione a chi ascolta e si ritrovano anche in “Il Vuoto”. Questa scelta stilistica appare vicina ai modi di espressione e comunicazione delle nuove generazioni; sempre più social, invasi e saturi di likes, emoticons e reactions. Il brano “Non va via” è incentrato su Catania, mentre insolita è la prospettiva di “Lettera ad un vivo”, dove chi scrive non c’è più.
La leggerezza caratterizza l’ascolto di questo album cristallino, dai ritornelli melodici e sonorità solari. La sensazione finale è sfuggente: i Bidiel sono talentuosi, non c’è dubbio, ma mancano ancora di quell'incisività che li distingua davvero dagli altri e li renda unici nel loro genere.
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La recensione Senza dire una parola di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-10 00:00:00
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