White Pagoda Everything Explodes 2016 - Pop, Garage, Punk rock

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Il terzo, ottimo, lavoro dei White Pagoda, con le loro pop songs vestite di punk

Riff semplici, chitarre jingle-jangle, melodie ammiccanti e cori furbetti: sono pop e sono punk, ma non sono (più) pop punk.
Il ritorno dei White Pagoda coincide con una bella sterzata nel loro sound, che, abbandonando il sentiero troppo stretto e troppo battuto del –appunto- pop punk, si dirige verso lidi marcatamente garage ed Hives-iani.
Chiedono, provocatoriamente, loro stessi: “E se il punk rock fosse solo una scusa per dare un vestito diverso a delle pop songs?”. Esatto, che poi è la lezione che ci hanno insegnato Johnny, Joey, Tommy e Dee Dee: prendi quello che ti piace, masticalo e poi sputalo fuori. “Chewing out a rhythm on my bubblegum, the sun is out and I want some”, citando il primo verso, che racchiude tutta un’attitudine, di un Pezzo scritto proprio dal quartetto pocanzi nominato.

“Everything explodes” è composto da dodici episodi ciascuno dei quali (tranne uno, l’ultimo) non supera mai i due minuti e mezzo, e sono anche –ma non solo- questa velocità, questa urgenza e questa compattezza a rendere l’album così fresco e godibile. Rispetto ai loro due precedenti lavori, qui la band aretina corregge il tiro sia dal punto di vista vocale e melodico, propendendo per soluzioni talvolta spiazzanti e ben sopra la media rispetto a quanto ci avevano fatto sentire in precedenza, sia da quello degli arrangiamenti, molto più curati ed evoluti. Basti ascoltare, per indicare solo i passaggi che più ho preferito (ma vi assicuro che tutto il disco si stanzia ad un livello ben alto all’interno del panorama del rock’n’roll underground italiano), “Cherry Pies”, “Long Tongues”, “You Should Be Right”, “The Right Hand” e “It’s All Wrong” per comprendere come i vecchi stilemi siano stati decisamente surclassati e perfezionati: come dicevo in apertura, e parafrasando loro stessi, sono delle perfette pop songs con un vestito punk.
Aver trovato la propria strada e aver saputo modellare un suono in base alla propria individualità ed al proprio gusto è cosa difficile e mai scontata, anche rara se vogliamo, specie nell'ambito musicale cui, a grandi linee, ci riferiamo, il punk rock: i White Pagoda, nella loro semplicità e con evidente passione, ci sono riusciti e per questo meritano tutta la nostra attenzione ed il nostro appoggio.

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La recensione Everything Explodes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-15 10:00:00

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