Il progetto musicale mo.dig.liani nasce a Torino nel 2001 per opera di due jazzisti, Fabio Angeleri e Maurizio Rostagno, i quali decidono di concentrare i loro sforzi in direzione della musica brasiliana. I maligni potranno obiettare che è una strana coincidenza suonare musica brasiliana proprio nell’estate in cui è esplosa la moda del Brasile. Non li conosco di persona, ma mi sento di dire che si tratta proprio di una coincidenza. Niente in particolare che lo dimostri. E’ un fatto di pelle o, come direbbe Dylan Dog, di quinto-senso-e-mezzo.
I mo.dig.liani propongono su questo cd interpretazioni di alcuni pezzi appartenenti al repertorio della bossanova brasiliana filtrandoli attraverso le lenti del jazz e dell’elettronica à la page. Ogni canzone viene completamente ri-arrangiata servendosi sia di strumenti acustici che di campionatori e suoni analogici. Purtroppo la mia modesta conoscenza della musica e della lingua brasiliana non mi permette di dare un giudizio competente da un punto di vista filologico. Posso dire che si tratta di un cd suonato con gusto ed equilibrio che si lascia ascoltare molto volentieri.
Del resto, se è vero che non sono un esperto di bossanova, conosco la musica a sufficienza per percepire le molteplici altre influenze di questo complesso che sono, dietro la superficie brasiliana, le vere protagoniste della loro musica. Parlo del drum’n’bass londinese in evidenza su “Berimbau”, delle atmosfere retro-futuriste in stile anni ’70 di “Agnus sei”, del lounge-pop raffinato di “Chovendo na roseira” e dello spirito esotico-sbarazzino dei Pizzicato Five che aleggia su “Dindi”. Menzione speciale per le parti vocali di Rossana Landi e Laura Cavallero, molto delicate e decisamente al di sopra della media.
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