Abbiamo fra le mani il disco di un piccolo all star team di esponenti di rilievo del panorama musicale alternativo italiano (su tutti: Max Zanotti e Stefano Facchi, ex Deasonika ed il fu Vallanzaska Giovanni Pinizzotto): i Casablanca debuttano con un long play omonimo mirato alla promozione live attraverso un buon mix di personalità e canoni musicali.
La produzione firmata Ostile records ci regala undici tracce il cui tema centrale è il tradimento, da interpretarsi a tuttotondo e non solo verso un sentimento come l'amore; al di là del concept, la sostanza più concreta suona note rock che spaziano fra la psichedelia anni '70 fino a raggiungere i suoni acidi dei '90: un ventennio musicale fuso in un prodotto discografico affascinante, che sa come ammaliare e sedurre i timpani. Tutti gli episodi risultano convincenti, sia quelli che pettinano l'ascoltatore che i momenti più riflessivi: in particolare, nota di merito a “Ti chiedo scusa”, godibile e compatta negli scarsi quattro minuti.
Evade la prova d'esordio senza particolari difficoltà la band lombarda, che rischia poco e reinterpreta il genere con carisma e personalità: un disco navigato, figlio dell'esperienza maturata dai singoli elementi del gruppo. Le speranze sono tutte rivolte alla continuità ed un secondo capitolo che, dopo questa prova, appare obbligato.
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