Marlene Kuntz Fingendo la poesia (ep) 2004 - Rock, Noise, Indie

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L’industria discografica - si sa - è una brutta, bruttissima bestia. E rappresentando una delle molteplici espressioni del capitalismo applica le stesse regole ai ‘prodotti’ che puntualmente - anzi: impietosamente! - partorisce. Succede perciò che i Marlene Kuntz debbano trovare una bruttissima definizione qual è quella di disco di ‘non-transizione’ per giustificare un’opera come “Fingendo la poesia”, di fatto un ep che raccoglie vario materiale catalogabile in 3 distinte categorie equamente divise: canzoni, cover e… spore.

La title-track e “Vortice” costituiscono le 2 ‘canzoni’, anche se la prima non rappresenta una sorpresa essendo contenuta nell’ultimo long-playing. Tuttavia, proprio all’epoca della recensione di “Senza peso”, si era individuato in “Fingendo la poesia” (assieme a “Laura”) uno degli episodi che in maniera più chiara poteva indicare la direzione intrapresa da Godano e soci. A questo proposito non sorprendano quindi le due reprise cantate in origine una da Paolo Conte (“Alle prese con una verde milonga”) e l’altra da Mina (“Non gioco più”), perfettamente in linea con un ipotetico - nuovo? - corso che alle tentazioni d’oltreOceano mischia nobili melodie di stampo italico. E, confesso, i primi ‘play’ avevano deluso non poco, quasi a volersi tappare le orecchie di fronte a un’interpretazione vocale lontana dai soliti schemi. E invece, nei successivi ascolti, i cuneesi si svelano, dimostrando finalmente di saperci fare anche quando il confronto è con le nostrane radici, perfezionando ciò che nell’ultimo lavoro sulla lunga distanza avevano presentato in maniera poco convincente.

“Il vortice”, in tutto questo, è il legame con il passato (per il climax e il testo recitato), ma anche un esperimento che guarda al futuro (per la struttura - sia ritmica che sonora - del pezzo).

A completare l’opera, infine, i due strumentali posti sia in apertura (“Prima”) e chiusura (“Poi”), due ‘spore’ col solito piglio kunztiano che non molto hanno da aggiungere al repertorio del quartetto.

A questo punto aspettiamo - e ci auguriamo - che questa ‘non-transizione’ conduca verso territori ancora inesplorati senza però perdere l’orientamento.

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La recensione Fingendo la poesia (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-08-22 00:00:00

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