Hedy Lamarr (the band) Amplitudeness 2016 - Pop, Elettronica, Alternativo

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Lei ha una voce soave mentre lui si diverte a provare un po' tutti i generi che vanno dal'elettropop al trip-hop. Pacifico e rilassante

Hedy Lamarr è stata una donna austriaca vissuta nel 900, conosciuta in parte per aver portato nella sale cinematografiche il primo nudo integrale della storia e in parte per aver sviluppato un sistema di guida a distanza per siluri. È questo il dualismo dal quale parte il duo romano composto da Solange Mattioli e Umberto Duca: lei la voce, lui (quasi) tutto il resto.

In 8 tracce il gruppo attraversa diversi spettri musicali che, per quanto non totalmente opposti, presi singolarmente non raggiungono un vero e proprio punto di giuntura gli uni con gli altri. Nella scaletta infatti troviamo “Shoot” che insieme a “For Fun” ricorda la musica dance del 2000 riprodotta alla metà dei bmp, dall’altro lato abbiamo “Slow” che affonda le sue radici a mani piene nel trip-hop. “Larves” è pura elettropop mentre “Formes Rudes”, sicuramente la traccia più particolare sia per suoni che per il suo continuo cambiare forma, colpisce grazie alla riuscita tripletta francese-pianoforte-fiati.
A collegare questa miscela di suoni un po’ distanti, ci pensa la voce di Mattioli. È lei che arrotonda gli spigoli, cancella i confini e crea un unico filo conduttore tra le varie tracce. Leggiadra, sempre calma e pacata, trascina facilmente nel suo emisfero l'ascoltatore, compito aiutato dal timbro e dal tono quasi totalmente fermi nel passagio tra le varie canzoni. L’ascolto è totalmente rilassante, se non addirittura soporifero - inteso non in senso negativo, ma positivamente per la tranquillità infusa; il paragone più vicino che si potrebbe fare è quello con “( )” dei Sigur Ros, che personalmente è il mio ascolto preferito per dormire sereno.
L’effetto è straniante, perché nonostante le musiche non smettano mai di muoversi, il cantato assume con una tale facilità il ruolo di protagonista che si ha la sensazione di star attraversando un unico piano emozionale per l’intera durata del disco. “Amplitudeness” non viene quindi a patti con umori e sentimenti, almeno non con quelli non in linea con il suo: o ci stai dentro o sei fuori.
Ammesso quindi di avere lo zodiaco in linea con quello di Mattioli e Duca nel momento della riproduzione, il lavoro sfornato dagli Hedy Lamarr allieterà le vostre angosce tra cantati soavi e musiche downtempo. Assicuratevi solo di controllare prima l'oroscopo.

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La recensione Amplitudeness di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-02 00:00:00

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