“Il tentativo di trasformare umori ed odori in musica”: così si definisce questo concept-album che gli Anteo hanno scelto come loro debutto ufficiale. E ‘umorale’ è certo un termine che si addice a questo “Storia di X”, una disposizione d’animo momentanea ed incostante che trasuda da testi e suoni, sentori delle più (svariate) nature musicali che si uniscono in un amalgama particolare e personale, maturo ed aperto alle possibilità. Tool e Marlene Kuntz, ma anche il prog, il grunge, tutte influenze dichiarate del gruppo che rimangono fortemente presenti ma mai del tutto dominanti o esclusive nelle dense pennellate che costituiscono i brani di quest’opera prima.
Perché di un esordio notevole si tratta, grazie alla cura riposta dagli Anteo nella composizione musicale, nei suoni scelti, nell’interpretazione dei testi, nella dovizia di particolari che raccolgono, quasi una sbiadita foto ricordo, fugaci impressioni dalla buona musica che questi anni ci hanno saputo regalare.
Nu-metal, emocore, folktronica, persino Subsonica: un vero dedalo di materiale non semplicemente riunito, ma digerito ed integrato sino al limite dell’irriconoscibilità, fanno di questi musicisti degli artigiani del suono capaci di muoversi con padronanza e personalità nei territori di una mappa familiare ma diversa, di incredibile carisma e bellezza.
Se proprio si deve trovare una mancanza, questa è nei testi sin troppo criptici, e forse in minime incertezze nella resa vocale di alcuni passaggi. Ma per il resto “Storia di X” è uno di quegli album da assaporare per intero, lasciandosene trasportare, gustandone ogni sfumatura, ogni dilatazione ed ogni implosione intensa ed improvvisa. Un disco da ascoltare e riascoltare, da far proprio in ogni sua parte, una prova di assoluto livello, quindi matura e meritevole di ogni attenzione.
D’altronde, per un gruppo che alla prima uscita si presenta con un monolite di tali proporzioni, un’opera ‘superiore’ sotto ogni aspetto a moltissime produzioni ben più blasonate e pubblicizzate, non può che far riflettere sui possibili orizzonti raggiungibili.
Non lasciate che questo urlo cada nel vuoto.
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La recensione Storia di X di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-08-25 00:00:00
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