NIAMStronger than ever2016 - Reggae

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Un disco omogeneo che racchiude il meglio del reggae italiano e racconta quanta strada è stata fatta tra gli Africa Unite e DubFiles

C’è una cosa da dire con urgenza su “Stronger Than Ever” e, credetemi, non è un mero espediente letterario per aggirare allegramente l’attacco del pezzo: la forza di quest’album prodotto da Niam sta tutta nella capacità di riuscire a suonare come un disco omogeneo, il che non è affatto un elemento scontato dato che il rischio della sindrome da Greatest Hits è sempre in agguato. Per riuscire nell’impresa, il produttore torinese ha messo su una sorta di dream team italiano del ritmo in levare, confezionando con cura per ogni artista coinvolto una serie di basi ad hoc. Mellow Mood, Lion D, Forelock, Raphael, KG Man, Piero Dread, Mama Marjas & Tahnee vi dicono qualcosa? Se sì, capirete alla svelta perché il titolo scelto per questo progetto collettivo suona come una forte presa di coscienza dello stato di ottima salute del reggae italiano. Niam - che milita in questa scena da anni con la sua DotVibes Crew - lo sa bene, così come sa che al momento il reggae made in Italy è uno dei pochi generi capaci di attirare curiosità e consensi anche all’estero, secondo per importanza forse solo all’elettronica contemporanea figlia della cosiddetta 'attitudine italiana'. L’idea, a questo punto, era di racchiudere in un lavoro compatto quanto di meglio prodotto negli ultimi anni da questo prolifico filone musicale, raccontando in un disco di inediti tutti i passi avanti fatti nell’ultimo decennio.
Le produzioni dub di Madaski e Paolo Baldini in chiusura dell’album riassumono il concetto in maniera impeccabile: dagli Africa Unite a DubFiles ne è passata di strada e, nonostante si sia perso il Rototom per la via, c’è davvero da esserne fieri. Le nove tracce di “Stronger Than Ever” hanno il pregio di aver scritto un altro capitolo interessante di questa storia; a voler fare una selezione della selezione, però, la scelta ricadrebbe senza dubbio su “Restart” (brano con Forelock e i gemelli Garzia che si posiziona in maniera speculare rispetto al pezzo ‘doppiato’ da Baldini) e “In the Belly of the Beast” (con un Lion D in veste di playmaker del dream team). Dulcis in fundo, una bella notizia: a detta di Niam questo disco vuole essere solo “il primo step di un lungo cammino”. C’è da aspettarsi un’antologia del reggae italiano? Il progetto è ambizioso e ci sarà da vedere nel concreto, il primo volume, intanto, è andato benone.

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La recensione Stronger than ever di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-08 09:45:00

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