Va tutto a meraviglia quando non piove e c’è il sole, quando ridi dietro alle lacrime, quando ti senti a posto con te stesso e col mondo senza un preciso motivo. Va straordinariamente bene se vivi di passioni e amori, se segui i tuoi ideali, se godi del piacere di scrivere musica nonostante il giudizio degli altri. Questo si sente ascoltando l’album di una band che arreda melodie jazz e folk con fresca imprudenza e tinteggiando arazzi sonori di coinvolgente personalità.
Le dieci tracce del lavoro esprimono la realtà di un mondo al contrario, ribaltato, quasi svuotato di senso perché resta difficile trovare significato dentro alla follia del quotidiano. E immersi in un non-sense che si fa cura del nostro tempo, si coglie ironicamente la bellezza e la gioia dell’esistere. I personaggi dei testi si muovono come ombre in uno scenario illogico, impaziente, alla ricerca della felicità; indagano la vita attraverso scoppiettanti episodi dalle ritmiche colorate, indossando maschere di sorrisi e lacrime in un unico volto. La musica conforta i loro animi vogliosi. Ukelele, glockenspiel, bombardino, contrabbasso, fiati: un’orchestra di piume e paillets a profusione.
Forse non sarà un disco dal memorabile destino, forse non sbalordirà animi e cuori ma aggiungerà comunque buon calore all’ascolto. Gradevole e piacevole proprio come quando tutto va a meraviglia.
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