Come se un treno dal passato si scontrasse con un presente decadente e seduttivo.
Perché la vita è un riverbero, di suoni, di luci che cambiano colore, di sentimenti che si alternano a cadenze precise, in toni dilatati e forme prive di contorni. Un riverbero scintillante e continuo, mentre shoegaze e psichedelia si abbracciano celebrando i nuovi amori che la primavera porta necessariamente con sé. E tutto il tempo passato a fissare le scarpe si trasforma in un quadro di pennellate decise eppure dolci, sfumate fino al limite del bianco, morbidamente sdraiate su un tappeto di rumori leggeri, e il piacere che si prova è simile a uno sguardo che si incrocia solo un attimo ma è sufficiente per accelerare i battiti e sognare un po’.
Il paesaggio disegnato dai Rev Rev Rev è un chiaro di luna con un incredibile numero di stelle, un piccolo mondo di slanci onirici che affondano piacevolmente nel noise quando serve, e non importa quando e come finirà, conta soltanto esserci nel momento in cui la musica gira, nei frammenti notturni di ogni brano, nel mood che ha il gusto definito di un desiderio dagli angoli acidi, della fine di una festa che poi è sempre la parte migliore.
Come se un treno anni '90 si scontrasse con un presente decadente e al tempo seduttivo, e noi ad assistere da vicino alla deflagrazione di un sound che non potrebbe coinvolgere di più, “Des fleurs magiques bourdonnaient” è una prova eccellente dall’insuperabile carica emotiva: un riverbero luccicante e amaro, uno sguardo che si insinua nel nostro perché il cuore prenda fiato per non esplodere, e in quel respiro sognare ancora.
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La recensione Des fleurs magiques bourdonnaient di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-22 10:00:00
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