Le Cause Perse lo sono di nome ma non di fatto. Tante cose sono migliorabili ma si riscontra già un passo avanti nella scrittura. Quando anche la parte musicale raggiungerà la qualità di quella testuale, sarà un buon momento per la band.
Le Cause Perse dopo ben 3 anni dal loro primo ep autoprodotto "Mangiafuoco", che ha segnato l'inizio del loro percorso discografico, tornano con 10 pezzi inediti raccolti nell'lp "Amplesso". Dopo aver attivato e concluso con successo la loro campagna Musicraiser tramite Rockit, la band si è chiusa nello studio di registrazione per produrre il loro nuovo album. Quest'ultimo, già da un primo ascolto, presenta una qualità lievemente superiore al loro precedente lavoro.
Se, infatti, in "Mangiafuoco" l'autore prediligeva ballate romantiche, in "Amplesso" le dolci ballate si alternano con brani dai ritmi molto più frenetici. Ma andiamo per ordine.
Il sound indie-rock che arricchisce il nuovo lavoro de Le Cause Perse, è leggermente sovrastato dal particolare tono di voce di Duso, che a tratti diventa molto energico. A catturare l'attenzione dell'ascoltatore già dal primo ascolto, sono il ritmo e l'intensità del testo di "Sorella del sole" (brano già presente nel loro ep) e "L'intrattenitore di bambine", scelto come video di lancio del nuovo lavoro. Le tematiche presenti in questo lavoro si diversificano l'una dall'altra: per esempio si passa da temi molto attuali come il razzismo, la nevrosi della società contemporanea e la crisi dei valori che va a spegnere la speranza dell'uomo racchiusi nella seconda traccia, alla denuncia, contro ogni tipologia di violenza del terzo brano.
In tutte le altre canzoni di questo album non mancano di certo riferimenti all'amore e a tutte le sue sfumature. Ma la canzone che merita un elogio particolare è "La canzone del figlio", la più emozionante di tutto il disco. In questa canzone è raccontato il dialogo immaginario tra un figlio e un padre che non c'è più. Una dedica ricca di quell'amore che solo un figlio può avere nei confronti di un genitore. Toccante soprattutto il verso dove il padre dice al figlio "Nella quotidianità di ogni tuo pensiero, di ogni tuo gesto pensa a me che ti guardo fiero da lassù". I brani che chiudono il disco non riescono a mantenere questa atmosfera, e la chiusura un po' ne risente.
Le Cause Perse lo sono di nome ma non di fatto. Tante cose sono migliorabili ma si riscontra già un passo avanti nella scrittura. Quando anche la parte musicale raggiungerà la qualità di quella testuale, sarà un buon momento per la band.
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La recensione Amplesso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-07 00:00:00
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