"Calmness Will Kill Us" è il primo ep del misterioso Green Boots, un interessante esperimento di musica elettronica che fonde ambient e new wave
Allucinazioni elettroniche da Lugano. Green Boots, all'anagrafe Luca Rossi, si muove tra ambient e new wave con una voce timida e bassa che si perde tra i sintetizzatori.
"Calmness Will Kill Us" è il primo capitolo della storia musicale di questo musicista, un ep di cinque tracce che sicuramente anticipa qualcosa di più corposo che forse bolle già nella pentola di Green Boots (di cui si sa ancora così poco).
Si parte con la dolce malinconia di "Sunday Light", misteriosa traccia d'apertura in cui la voce fa da sfondo e lascia i suoni nebulosi farsi sempre più concreti per poi morire alla fine in una nota. Dolce malinconia che prosegue con "When Does Life Begin?", il pezzo più rilassato del disco con il suo beat delicato e i suoi echi avvolgenti, e con le sonorità ovattate vagamente anni '80 di "Crawling Thru" in cui la voce prende coraggio e alza leggermente il volume. Con "Everything Fall" i toni si fanno più aspri, le atmosfere più pesanti e cupe, virando decisamente in una direzione new wave. "Calmness Will Kill Us" si addolcisce di nuovo al termine con "Endless Dust", brano suggestivo, cosmico, disteso, che chiude con morbidezza questo lavoro.
Tormentato ma armonioso, acido ma leggero: lo stile di Green Boots è un connubio azzeccato di musica d'ambiente e synth pop, con derive dark a tratti e con una voce che emerge timidamente, un sussurro quasi che lascia spazio al resto.
Un buon inizio per questo misterioso artista visionario.
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La recensione Calmness will kill us EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-10-07 00:00:00
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