Avendo uno zio barese, speso e volentieri sono stato a girovagare per le terre pugliesi e a parte la bellezza sconfinata dei paesaggi, il sole cocente e il mare cristallino che colorano fino all'orizzonte non mi vengono in mente altri attributi fondamentali per descrivere le mie visite; sarà che ci sono stato sempre in estate, o che non mi sono mai trattenuto molto, ma anche a chiedere a chi lo sa meglio di me nessuno sa dirmi nulla sull'esistenza di grandi deserti o lande desolate in tutta la Puglia. Eppure, sicuramente mi sono perso qualcosa perché i Diana Spencer Grave Explosion nel loro primo lavoro "0" suonano uno stoner degno delle lande desertiche d'oltreoceano dove il genere è nato. Quindi se i ragazzi di Bari non sono mai stati fisicamente laggiù, e questo non lo so, sicuramente ci sono passati spiritualmente traendo da questo immaginario musicale le linee guida per le loro canzoni. Confinarli solo a questo sarebbe davvero un peccato però, perché nel loro disco c'è di tutto, dal rock più classico stile '70 a momenti di ampio respiro che ricordano di più gruppi anni '90 dello stampo dei Kyuss. La modernità della band poi, li avvicina non soltanto a gruppi ormai un po' datati, ma anche a realtà contemporanee come i 1000 Mods, i Clutch o i Planet of Zeus. Di nuovo però, non si deve sottovalutare l'originalità del gruppo barese che snoda la sua identità in sole tre tracce, tutte di lunga durata, dove gli stilemi e il talento del gruppo si fondono creando una miscela unica.
Psichedelico, forte, ascetico, il lavoro dei Diana Spencer Grave Explosion è un'esperienza da fare ad occhi chiusi senza contare il tempo e lo spazio. Lasciarsi trasportare è facile quando ci si può perdere in un fiume musicale come questo, per il resto sta a voi vedere cosa troverete quando riaprirete gli occhi.
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