"Flower Power" è una sintesi perfetta e tutta italiana di un genere immortale
“Oh shit that's garage!”
Il progetto Aphasea fa garage UK e qui va subito fissato il punto. Fossimo in Inghilterra non sarebbe nemmeno una grossa novità, il garage per i britannici è qualcosa di viscerale, indimenticato, dato più volte per morto e sempre risorto come una fenice, reinterpretato nel corso degli anni con l'aggiunta di suoni diversi: da Burial (giorni fa le celebrazioni del decennale del primo album) fino ai Disclosure di "Settle" e seppur meno anche "Caracal".
"Flower Power", titolo del nuovo lavoro, reinterpreta poco del suono cosi UK based ma anzi lo riprende in toto e va a regalarci suoni caratteristici della seconda ondata di garage, quella che in Inghilterra introdusse: il 2 step di Wookie e i suoni morbidi alla Artful Dodger (questo per fare un sunto di cosa c'è nel primo pezzo), ma soprattutto andando ad offrirci un indimenticabile petardo speed garage –Cockroaches Coach- vicino ai primi primissimi anthem inglesi quali ad esempio "Another Groove" (Another level & Double 99).
In Inghilterra adorerebbero, in zona Rinse fm, che ancora al garage UK dedica un'ora quotidiana a metà mattina, manderebbero sicuro in heavy rotation. In Italia? Beh, se si volesse dare una naturale successione a ritroso alla macchina/non macchina da ritmo chiamata Disclosure, si dovrebbe non potrebbe, ma dovrebbe, partire da qui, questo perché "Flower Power" è una sintesi perfetta e tutta italiana di un genere immortale per cui casate e regni sono solo una successione.
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La recensione Flower Power - ABF010 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-17 00:00:00
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