Un ascensore lanciato a tutta velocità verso il suolo, in una corsa estrema ed incontrollata da consumare con un ultimo, stordente atto d’amore.
Questo sono i Love In Elevetor: band, per ¾ al femminile, che con l’ep “Venoma” debutta sulle scene discografiche sotto l’egida della Jestrai.
Composto da quattro tracce, “Venoma” ci propone un gruppo passionale ed istintivo impegnato in forsennate galoppate sonore e mosso dall’adrenalinica esigenza di fare tutto subito, quasi che veramente si trovasse a bordo di un ascensore che si sta per schiantare.
Piroettando in un vertiginoso incalzare, i brani dei Love In Elevetor disegnano uno scenario truce e claustrofobico percosso da chitarre abrasive, sinistre melodie, ritmi isterici e dominato dal sontuoso timbro uterino della vocalist Giulia Volpato.
Ma non ci sono solamente atmosfere veementi ed infuocate in questo disco: c’è anche originalità, come splendidamente dimostrano l’ipnotica coda di pianoforte di “Helter Skelter” (degna di un film di Dario Argento) e la follia cacofonica nella quale implode la conclusiva “Doe”.
Per concludere non resta che dire quanto questo sia un debutto positivo, un debutto che illumina un gruppo dotato di personalità e talento, capace, davvero, di prendere il rock di petto (tanto per usare una felice intuizione letta sul flyer di accompagnamento del disco).
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La recensione Venoma di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-09-13 00:00:00
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