Quando nel Novecento i pensieri di un personaggio erano presentati così come si affacciavano nella sua mente, secondo una rete di libere associazioni mentali di idee, immagini e ricordi si parlava, e si parla ancora, di stream of consciousness. Ora, pensate di doverci affiancare della musica. Una delle possibili candidate ad oggi sarebbe, perché no, la musica elettronica, cioè quel genere musicale che tu, se lo vuoi, puoi ricreare e produrre anche da solo nella tua stanza, per mezzo anche solo del tuo computer. In sostanza, un po' di tutto questo è miscelato nell'album "N.O.R.D." dei Matrice dimensionale.
I protagonisti di questo progetto musicale sono essenzialmente due personaggi: Alfredo De Vincentiis per le musiche, Fabio Passafiume per i testi e la voce. Il risultato è dunque una somma dell'elettronica, psichedelica e profonda, del primo e del cantautorato, non molto convenzionale per essere italiano, del secondo.
Come spesso accade nella musica electro, oltre ai suoni espressi dalla machine o dal mixaggio è possibile anche associare linee strumentali più tradizionali. Sembra il caso della traccia di apertura "museo" in cui compaiono più definite delle strutture di basso elettrico da accompagnamento. Oppure, da sottolineare può essere "roccia". Certe sfumature e ritmiche dance, in questo pezzo, possono riportare ai Daft Punk di qualche anno fa, ma la dance, sia ben chiaro, non ha nulla a che fare con questo album.
Insomma, la linea generale per tutto l'insieme di queste nove canzoni è sempre costante nello sperimentare sonorità spesso non di facile paragone e accostamento con altre dello stesso genere (e questo non è affatto un male). Di contro, il flusso di idee di cui sopra che scorre nei testi può portare anche ad una contorta capacità di seguire l'evoluzione dei brani all'interno dell'album e la loro finale assimilazione. Nonostante questo, comunque, molti saranno gli ascoltatori che alla fine apprezzeranno questa scelta supportando i Matrice dimensionale a continuare con questo particolare genere.
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