Solo quattro brani, e alla fine si rimane un pò a bocca asciutta, con la curiosità di sapere se questo è già il meglio che gli Alltheniko possono proporci, o se al loro arco hanno altre frecce, che hanno preferito riservarsi per il futuro.
In tutti i casi questo assaggio è più che mai valido: i tre, (evidentemente cresciuti a 'pane e new wave of british heavvy metal') riescono a dare una lettura non oziosa dell'heavy classico di inizio anni'80: riffettoni 'maideniani', una voce che si esprime spesso su tonalità acute e stridenti, gli immancabili soli di chitarra imbastiti sulla classica sezione ritmica 'cavalcante'.
Sono solo in tre, fanno casino per cinque; pur non offrendo nulla di nuovo, suonano incredibilmente freschi, e in confronto a tanti loro 'colleghi' riescono una sana dose di energia, scopo principe di questo tipo di musica.
I suoni escono nitidi e distinti, e non sembrano uscire (come avviene spesso con registrazioni più o meno 'artgianali) dal fondo di una bottiglia. La domanda finale: riusciranno a mettere insieme un intero disco su questi livelli?
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La recensione Sound of Rust di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-09-21 00:00:00
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