pin cushion queen Settings_1 2016 - Noise, Alternativo, Post-Rock

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Primo ep di una trilogia votata a un colto divertissement d’impostazione post rock, tra visioni violacee e trip lunari in odor di ’70.

Troppe le parole spese dai Pin Cushion Queen all’interno del comunicato stampa di “Settings_1” per provare a spiegare il proprio progetto musicale. Troppe. In questi casi è la musica che dovrebbe parlare per te, soprattutto quando vuoi sporcarti le mani con un genere musicale oltremodo trasversale e scaleno come sa essere certo post rock. Un genere, affascinante e rognoso, che non può non lasciare libero l’ascoltatore di viaggiare con la fantasia senza sovrastrutture e linee guida preconfezionate. Insomma, senza manuale d’istruzioni.

Anche perché, alla fine, questo ep del trio felsineo – il primo di una trilogia di ep ragionieristicamente programmata nel tempo a completamento di un album di nove brani intitolato “Settings”– neanche avrebbe bisogno di didascalie per via di quella sua già apprezzabile capacità evocativa: appena tre tracce che si distinguono per carica ipnotica e vivacità tribale, dove il minimalismo delle narrazioni strumentali è già sufficientemente smaliziato per tratteggiare visioni violacee e trip lunari in odor di ’70. Tra le dissonanze math dei Battles (“Mechanical liars”) e le torve rarefazioni dei Radiohead (“Background”) si insinuano decongestioni acustiche sommessamente pinkfloydiane (“Cracks in the ice”) che nobilitano il pur miniaturizzato quadro d’insieme.
Giusto una telegrafica dimostrazione di colto divertissement scevro da esibiti virtuosismi che, se confermato anche nei prossimi sei brani in preventivo, non potrà che partorire un (concept) album di rassicurante qualità.

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La recensione Settings_1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-15 00:00:00

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