Jazz, folk, ska e pop: questa la ricetta che compone il Pastis degli Arturocontromano
Il Pastis è un apertivo all'anice originario di Marsiglia. Talmente cremoso e avvolgente da farti dimenticare che fa quasi 45°.
La sensazione che provoca questa bevanda è la stessa che suscita l'ultimo album degli Arturocontromano: una piacevole sensazione di ebrezza e malinconia.
Il disco, composto da otto brani, è un viaggio tra sonorità folk-jazz tutte rigorosamente "in levare". Sì perchè la band torinese gioca molto su vari stili e attinge spesso anche allo ska e al pop.
L'album nasce con l'intento di far ballare e divertire durante le centinaia di serate che la ricchissima vita notturna di Torino è in grado di ospitare. Gli Arturocontromano sono un band che nel live trova la sua essenza migliore e i brani di "Pastis", dal vivo, devono essere davvero una bomba.
Ascoltandoli in condizioni più tranquille e sobrie se ne apprezzano anche i testi, mai scontati e profondamente impegnati, come per esempio "Il senso del nonsenso", una denuncia verso ciò che accade nella striscia di Gaza. Una ballata tremenda e romantica che trova il suo culmine nell'assolo di chitarra elettrica suonata da Fabio Pelassa.
Il disco si apre e chiude con due brani belli movimentati "E la sera" e "Dall'altra parte dell'oceano": il primo è un inno alla voglia di combinare qualcosa di nuovo che si traduce sempre in un niente di fatto. Racconta l'apatia quotidiana che porta a concludere le proprie serata sul divano. il pa pa pa pa pa pa parai d'accompagnamento ricorda lo swing di Buscaglione. Il testo ironico viene incorniciato perfettamente da una melodia coinvolgente.
Il secondo è la storia di un amore difficile segnato dalla lontananza. L'intento di ritrovarsi e la nostalgia di non appartenersi più. Anche qui il classico scat blues alla Cab Calloway cattura l'attenzione e trasporta in un'atmosfera anni '30.
"Pastis" è un bel disco, suonato con sapienza e arrangiato ancor meglio. Con questo lavoro gli Arturocontromano aggiungono un tassello importante alla propria storia di musicisti che sanno far musica.
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La recensione Pastis di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-02 00:00:00
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