Il rock della malinconia, tra chitarre acustiche ed elettriche, basso, batteria e samples. “Whispers” apre l'album con una bella atmosfera acustica, seguita da “Omid”, un brano più movimentato. “The Solitude Glass” è una ballata notturna, di luna e silenzi, seguita dalla canzone sorella “The Other One”, una ballata di sentimenti, sogni e speranze. “The Same Fuckin' Shit” è un esperimento di folk ed elettronica leggera ben riuscito, un brano originale e interessante, anche nel testo. In generale dalle canzoni del disco si levano solitudine, nostalgia, sussurri, amori (“You In Me”) e amori perduti (“Lost Love”). "A Scar Is Born" chiude il lavoro con toni noir, cicatrici, bugie, cuori morti e psichedelie sintetiche.
La voce e i cori sono buoni. Si avverte che i pezzi sono sentiti e realizzati con cura ma la produzione è da migliorare. Nel complesso il progetto ha ormai un'identità e un immaginario precisi, non resta che aspettare i prossimi album, puntando sempre di più alla perfezione e all'orecchiabilità.
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