"I Narvalo nascono nell’autunno 2014 grazie alla passione per il noise e tutto ciò che è molto rumoroso": così si presenta questo trio campano e quella che presenta con "TV Hittler" (un ep di 27 minuti in 4 tracce) è una proposta musicale davvero interessante: pochi fronzoli concettuali e tanta anima. Paesaggi e atmosfere dilatati, nei quali abbandonarsi, perdersi e ritrovarsi attraverso i suoni; sonorità dense, fitte e ricamate. Un lavoro degno di un esperto artigiano che prende per mano l'ascoltatore e lo trascina a spasso nelle vallate di un'esperienza onirica.
Dipingono continuamente visioni fumose e melancoliche, intrise di una emotività coraggiosa che non ha paura di mostrarsi, e - anzi - si lasciano osservare in tutta la loro paradossalità mentre illuminano una così delicata sostanza con una forma sempre potente e d'impatto; i suoni sono avvolgenti ma monolitici, tutto l'ep è lento e riflessivo ma con un tono imperante e possente.
C'è tanta innocenza, tanta purezza, e anche tanta malinconia da vivere in questa mezz'ora insieme ai Narvalo.
Voglio riportare il testo di "Malombra", che consiste nell'unica frase "se le tue parole affondano dentro me, affogano dentro me", per sottolineare e cercare di trasmettere l'atmosfera di tutto "TV Hittler"; atmosfera che ho ritrovato condensata in questo testo lapidario. Degno di nota è "Narvalo", che tra i quattro brani è l'episodio forse più intenso e coinvolgente, probabilmente perché saggiamente posto alla fine dell'ep (e quindi con la strada già spianata dagli altri pezzi), indizio di un'accuratezza che non si ferma alla composizione musicale e alla ricerca sonora. Un'accuratezza che guarda con attenzione anche a come presentare nel migliore dei modi la propria anima.
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